Confronto mutuo: meglio affitto o comprare casa? Info utili

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La risposta alla domanda se è meglio affitto o comprare casa dipende da una serie di valutazioni soprattutto di tipo fiscale, visto che viviamo in un Paese, l’Italia, in cui abbiamo a che fare con numerose tasse sulla ricchezza, chiamate patrimoniali.

In questa guida proveremo quindi a capire se, oggigiorno, è meglio pagare un affitto o comprare casa, valutando sia l’una che l’altra ipotesi e, alla fine, tirando le somme.

Le valutazioni da fare prima di comprare casa

Andiamo innanzitutto a valutare quali sono gli aspetti principali che bisogna considerare quando si pensa di acquistare casa.

Per prima cosa, è necessario che abbiate da parte una somma di denaro che sia pari a circa il 30% del valore reale dell’immobile che intendete acquistare. Questa somma è quella che non viene coperta dal mutuo e che tutte le banche e le finanziarie vi chiederanno, perché non possono accordare mutui che superino l’80% del valore dell’immobile, il quale sarà sottoposto a perizia da parte di un incaricato della stessa banca.

Solo se possedete ulteriori e forti garanzie ulteriori potreste vedervi accordato un mutuo pari anche al 100%, come ad esempio un’ipoteca su un altro immobile o una fideiussione. Tuttavia, nonostante questo la circostanza del mutuo coperto al 100% è piuttosto rara.

Dovete poi considerare il fatto che la rata del mutuo non potrà mai essere superiore al 30% del reddito familiare mensile, perché in caso contrario si andrebbe a rischio indebitamento e la banca non accetterebbe mai il pericolo di non veder ritornare nelle proprie casse la somma concessa in prestito o dover affrontare delle costose e lunghe azioni giudiziarie nei vostri confronti.

Quindi, è necessario che la situazione finanziaria della vostra famiglia sia solida e che all’interno di essa, almeno uno di voi abbia un lavoro a tempo indeterminato, quantomeno per i successivi cinque anni. Prima di questi, infatti, se dovesse succedere qualcosa e foste costretti a vendere il bene acquistato, perdereste i benefici fiscali, qualora si trattasse di prima casa.

Valutazioni da fare prima di andare in affitto

Vediamo invece adesso quali sono le valutazioni da fare se invece state pensando di pagare un canone di locazione.

In realtà, se state valutando di prendere una casa in affitto quello che dovrete valutare sono soprattutto le sue caratteristiche ed eventuali “vizi visibili”, come per esempio l’esistenza la mancanza di climatizzatori o le pareti non affrescate.

Essendo questi dei difetti appunto visibili, nel momento in cui decideste di affittare comunque l’appartamento, non potreste sollevare obiezioni in futuro, come per esempio chiedere al proprietario di tinteggiare o di acquistare degli impianti di raffreddamento.

Qualora invece si dovessero presentare problemi più nascosti, come ad esempio infiltrazioni o problemi alle tubature, potete in qualsiasi momento contestarli. Tenete comunque presente che non potrete avanzare richiesta di riduzione del canone di abitazione se l’immobile risulta abitabile. Qualora voleste farlo, per qualsiasi motivo, dovreste appellarvi al giudizio di un giudice, che ne stabilirebbe la legittimità della richiesta e l’eventuale riduzione.

Il solo caso in cui potreste interrompere il rapporto con il proprietario della casa e quindi recedere dal contratto, è quello in cui l’immobile risultasse diventare davvero invivibile. In questa situazione, potreste abbandonare immediatamente l’appartamento anche senza preavviso, interrompendo i pagamenti senza essere soggetti ad alcuna penale.

In tutti gli altri casi, prima di lasciare l’appartamento dovrete dare un preavviso di almeno sei mesi o come stabilito in fase di contratto.

Comprare casa: quando conviene

Per rispondere alla domanda: “Meglio affitto o comprare casa?” diciamo in maniera decisa: oggigiorno è sicuramente meglio comprare casa. Perché? Perché i tassi fissi applicati oggi ai mutui sono davvero bassi e possono arrivare in alcuni casi anche all’1%.

Il tasso di interesse dipende normalmente da tre fattori:

  • Il capitale mutuato: se è inferiore al 50% dell’immobile, il tasso risulterà essere più conveniente
  • La durata del mutuo: minore sarà la durata del mutuo, maggiore sarà la convenienza
  • La tipologia di tasso: anche se più rischiosi, i tassi variabili sono indubbiamente più convenienti di quelli fissi
Se poi richiedete il mutuo per acquistare la prima casa, avrete diritto a delle agevolazioni fiscali che vi faranno risparmiare sulle imposte, quindi la convenienza sarà ancora maggiore.

La prima casa da acquistare, però, deve avere delle caratteristiche specifiche, come non risultare accatastata come “di lusso”, trovarsi nel vostro territorio di residenza, non rappresentare un bene immobile che si somma con altri simili beni di proprietà presenti nello stesso comune di appartenenza, non essere donata o venduta prima di cinque anni dall’inizio del mutuo, nel qual caso perdereste tutte le agevolazioni fiscali.

Se quindi possedete già un’immobile e volete acquistarne un altro, non potete beneficiare del bonus prima casa, a meno che prima non lo vendiate. In caso contrario, il secondo acquisto risulterebbe meno conveniente.

Ragionate infatti sul fatto che, per ogni abitazione, avreste da pagare imposte come l’Imu (imposta sulla proprietà) e la Tari (la spazzatura). Per quanto riguarda l’Imu, però, non la versereste nel caso in cui una delle abitazioni diventasse quella principale. Per ottenere ciò dovrete:

  • Fissare la vostra residenza in quell’abitazione
  • Vivere principalmente in quella abitazione nel corso dell’anno
Risulta chiaro che, acquistare una seconda casa per andarci a vivere e poi fissare la propria residenza in un altro immobile, non è proprio conveniente.

Un altro caso in cui acquistare un immobile sarebbe una scelta poco conveniente è quando il mattone viene considerato un “bene rifugio”, ovvero nelle fasi di crisi economica. In questo caso, l’aumento della domanda di acquisto di immobili potrebbe causare l’aumento dei prezzi. Tuttavia, è anche vero che, la stessa crisi, potrebbe invece portare a un abbassamento del costo degli immobili, permettendovi di approfittare di ottime occasioni. Il consiglio è quello di seguire il mercato immobiliare e di lasciarvi consigliare da qualcuno che se ne intende.

Anche se acquistare un immobile risulta essere la scelta più conveniente, fate attenzione a non scegliere abitazioni con più di 20 anni, perché potreste dover affrontare delle opere di ristrutturazione che necessiterebbero dell’investimento di altro denaro, e in questo caso cadrebbe la convenienza.

Se avete più di 60 anni, poi, la scelta di comprare casa diventa ancora più conveniente, perché si ridurrebbero i rischi di trasferimento, molto più elevati in caso di affitto.

In ultima analisi, acquistando casa avete la possibilità di lasciare in eredità un bene immobili ai vostri figli, che non si svaluta con l’inflazione.

Andare in affitto: quando conviene

Affittare casa risulta essere la soluzione migliore soprattutto per i giovani o le giovani coppie, che potrebbero avere l’esigenza di cambiare dimora più volte per svariati motivi, come per studio, per trasferimenti di lavoro o per la nascita di un figlio.

Tra l’altro, spesso i giovani lavorano con contratti di lavoro atipici o a tempo, che non permettono loro di potersi impegnare con un mutuo, anche perché le stesse banche e finanziarie non glielo concederebbero.

Se scegliete di andare in affitto, poi, non dovrete pagare l’Imu, e le spese di condominio (qualora ci fossero) si riferiscono solo a quelle ordinarie, mentre quelle straordinarie sono a carico dei proprietari di casa. Paghereste però sempre e comunque la Tari.

Meglio affitto o comprare casa?

Adesso che conoscete vantaggi e svantaggi di entrambe le possibilità, potrete capire se per voi è meglio affitto o comprare casa.

In questa guida abbiamo sostenuto che oggigiorno è più conveniente comprare casa, ovviamente la scelta dipende da molti fattori, soprattutto economici, per cui solo voi potete decidere qual è quella migliore per la vostra situazione.

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