Confronto mutuo: cosa sapere per ottenere il prestito

473

Indice dei contenuti

La maggior parte di noi sogna di acquistare la propria casa dei sogni senza dover pagare per una vita intera l’affitto. Probabilmente non esiste nessuno che, anche solo una sola volta, non abbia pensato di accendere un mutuo per poter fare avverare i propri sogni. Tuttavia non a tutti è concesso, anzi, i requisiti per ottenerlo sono spesso restrittivi. Ma non mollate! In questa guida vi informiamo su cosa sapere per ottenere il prestito, in modo che possiate capire se anche voi potete accedere a questo prodotto finanziario!

Cosa è un mutuo e chi può richiederlo

Il mutuo è un prodotto finanziario che prevede un contratto stipulato tra un istituto di credito (mutuatario) e un altro soggetto (mutuante). Consiste nel trasferimento di una somma di denaro dal mutuatario al mutuante, in cui quest’ultimo si assume la responsabilità di restituire all’istituto di credito la somma ricevuta in prestito più gli interessi applicati, visto che si tratta di un prestito a titolo oneroso.

Potete richiedere un mutuo se siete in grado di poter restituire, nel tempo concordato con il creditore, la somma che riceverete in prestito. In tal senso, dovrete dimostrare di avere una buona posizione economica e finanziaria, e di non essere iscritti alle liste della Crif, ovvero di non risultare cattivi pagatori.

In genere, la banca concede una somma in base al valore dell’immobile che intendete acquistare, che non supera normalmente l’80% di quello stabilito dal perito tecnico incaricato dalla stessa banca per la valutazione del bene.

Solo in alcuni casi sono concessi mutui che superano l’80% del valore dell’immobile, ma avete bisogno di presentare maggiori garanzie e vi verranno applicate condizioni meno favorevoli.

La prima cosa da sapere per ottenere il prestito per un mutuo, quindi, è che dovete valutare attentamente il vostro reddito e considerare la vostra disponibilità mensile, che dovrete stimare una volta sottratte tutte le spese ordinarie, correnti e anche impreviste, come ad esempio la possibilità di licenziamento, malattia o infortunio.

Fate attenzione ai tassi di interesse

Prima di scegliere qualsiasi tipo di offerta finanziaria per un mutuo, dovete prestare anche molta attenzione ai tassi di interesse che verranno applicati, perché ogni istituto di credito applica i suoi.

È bene che sappiate, innanzitutto, che i mutui possono essere a tasso fisso e a tasso variabile.

Nei mutui a tasso fisso, gli interessi rimangono quelli fissati per contratto per tutta la durata del piano di ammortamento. Lo svantaggio di questa tipologia di mutui è che, se dovessero verificarsi nel tempo delle riduzioni dei tassi di mercato, voi non potreste beneficiarne. Al contrario, il vantaggio è che, se i tassi dovessero andare al rialzo, per voi non cambierebbe comunque nulla e la rata resterebbe sempre la stessa.

Nei mutui a tasso variabile, come è intuibile, il tasso di interesse potrebbe variare in base alle oscillazioni di mercato. In questo caso, potreste avere o non avere una convenienza, ma è ovvio che correreste maggiori rischi rispetto a un mutuo a tasso fisso.

Esistono poi altre due tipologie di mutuo. Una è quella del mutuo a tasso doppio, ovvero un mutuo suddiviso in una parte con tasso fisso e in una seconda parte con tasso variabile. Questa soluzione è adatta a chi preferisce avere un equilibrio tra vantaggi e svantaggi di entrambi i classici mutui.

L’ultima tipologia è quella del mutuo a tasso misto, che vi dà la possibilità di passare da un tasso fisso ad uno variabile a scadenze che vengono determinate in fase di contratto.

Come dicevamo, ogni istituto di credito applica i propri tassi di interesse, che possono variare anche di molto tra l’uno e l’altro. Il consiglio è quindi quello di valutare bene diverse offerte in modo da scegliere la soluzione più vantaggiosa per voi.

Se non volete o non avete il tempo di recarvi direttamente nelle varie filiali per conoscere le condizioni di ogni singolo creditore, potete consultarle online, in modo da farvi un’idea preliminare.

A cosa prestare attenzione in una proposta di mutuo

Quando vi trovate ad esaminare delle proposte di mutuo, dovete prestare attenzione ad alcuni parametri importanti, ovvero:

  • Lo spread. Gli istituti di credito determinano quali interessi applicare a un mutuo tenendo in considerazione dei tassi di riferimenti che sono l’Euribor e l’Euris. A questi, sommano poi lo spread, una percentuale che oscilla tra l’1% e il 3%. Valutate sempre, quindi, qual è lo spred applicato dalla banca.
  • Il TAEG. È l’indice del costo totale del mutuo su base annua e si applica in percentuale sul totale del prestito concesso. È ovvio che, se il mutuo è a tasso variabile, in TAEG è puramente esemplificativo, in quanto potrebbe subire variazioni, come spiegato precedentemente
  • Il piano di ammortamento. Tramite il piano di ammortamento si stabilisce la durata della restituzione del debito, l’ammontare delle singole rate, la periodicità delle rate, che sono composte da una quota capitale (l’importo del finanziamento) e da una quota interessi (l’interesse maturato). Il piano di ammortamento più diffuso in Italia è quello “alla francese”, in cui la rata di importo fisso ha una quota capitale crescente e una quota interessi decrescente
  • Le voci di spesa. Ci sono poi altre voci di spesa da considerare, insieme al tasso di interesse e alle imposte, e sono:

– le spese istruttorie, che possono essere fisse o calcolate in percentuale sull’ammontare del finanziamento;

– le spese di perizia, nel caso in cui sia necessario valutare un immobile da ipotecare;

– le spese notarili, necessarie per il contratto di mutuo;

– le spese per la registrazione dell’ipoteca;

– il costo del premio di assicurazione, che servirà a coprire eventuali danni sull’immobile ed eventi che potrebbero impedirvi la restituzione del prestito (incidenti, malattie…)

– gli interessi di mora, da applicare se la rata del prestito viene pagata in ritardo.

Documenti da presentare

Se accettate la proposta di un istituto di credito, questi darà il via ad una fase chiamata istruttoria, e che servirà a verificare il vostro reddito, il patrimonio e tutte le garanzie che siete in grado di offrire. In tal modo, il creditore valuta la vostra capacità di sostenere le rate in un lungo periodo di tempo.

Durante la fase istruttoria, i documenti che vi sarà richiesto di presentare sono generalmente i seguenti:

  • Documenti di identità in corso di validità e codice fiscale
  • Informazioni sui eventuali convenzioni patrimoniali stipulate tra coniugi o parti di unione civile
  • Informazioni reddituali, tramite la presentazione della dichiarazione dei redditi, del CUD, del Modello 730 o Unico e così via
  • Informazioni relative all’immobile quali la copia del contratto preliminare di vendita, anche detto “Compromesso” o la dichiarazione di successione.

Garanzie richieste

Normalmente, la prima garanzia che gli istituti di credito vi chiederanno sarà l’ipoteca, grazie alla quale si concedono la possibilità di poter vendere l’immobile per recuperare la somma non restituita, qualora non foste più in grado, per qualsiasi motivo, di non sostenere il debito.

Per determinare il valore dell’immobile posto in garanzia, il creditore incaricherà un tecnico per eseguire una perizia.

Se le vostre condizioni finanziarie non dovessero rassicurare completamente il creditore, questo potrebbe chiedervi altre forme di garanzia, come ad esempio una fideiussione, ovvero la presenza di un garante che, in caso di inottemperanza, provvederà a pagare le rate del mutuo al posto vostro o a saldare il residuo del debito.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO: Offerta non relativa alle eventuali finanziarie e/o banche citate nell'articolo ma trattasi di affiliazione pubblicitaria